Tutto quello che c’è da sapere sul gattone blu e su come finisce Doraemon
Un fenomeno mondiale, famosissimo personaggio dei cartoni animati e protagonista di ben 1345 storie a fumetti: Doraemon, il simpatico gattone blu venuto dal futuro, conta davvero tanti record!
Se sei stato bambino negli anni ’80, di certo avrai visto l’anime, ma sai come finisce Doraemon, ovvero come si conclude la sua storia?
Te lo raccontiamo noi, ma partiamo dall’inizio.
Come nasce il personaggio di Doraemon?
Il debutto di Doraemon in Giappone risale addirittura al 1969, quando la casa editrice Shogakukan decise di pubblicare le prime storie del gattone robot arrivato dallo spazio. A creare il personaggio furono Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko, sotto lo pseudonimo di Fujiko Fujio – ai quali si devono altre celebri storie come “Carletto il principe dei mostri”, tanto per citarne una.
Il successo di Doraemon è palese sin dal principio: l’anime venne realizzato quasi subito e oggi, nonostante sia in circolazione da più di 50 anni, il simpatico gattone non ha ancora intenzione di cadere nell’oblio.
La storia di Doraemon, tra avventure e l’amicizia con Nobita
Prima di dirti come finisce Doraemon vogliamo raccontarti la sua storia.
Protagonista del manga è in realtà Nobita, un goffo e pigro ragazzino che un giorno viene raggiunto da Doraemon, un gatto robot arrivato dal futuro. Doraemon è stato inviato a Nobita da un suo discendente, per provare a limitare i danni che lo sfortunato ragazzino ha causato a tutti coloro che sono venuti dopo di lui.
A Doraemon spetta quindi il compito di aiutare Nobita, per garantire alla sua discendenza un futuro migliore. Nonostante l’aiuto di Doraemon, però, Nobita continua a mettersi nei guai!
Doraemon sa viaggiare nel tempo, ha sulla pancia una tasca quadridimensionale, il gattopone, da cui estrae dei gadget tecnologici, i chusky, e ama mangiare dolcetti. Sullo sfondo ci sono anche altri personaggi come Shizuka, l’interesse amoroso di Nobita, e il suo rivale Dekisugi. C’è poi Dorami, la sorella minore di Doraemon.
Il manga finale di Doraemon è stato pubblicato in Giappone nel 1996, anno in cui è morto Hiroshi Fujimoto. L’opera era ancora in corso di pubblicazione, ed è quindi impossibile dire con certezza come finisce Doraemon – almeno sulla carta.
Diverso dai vecchi cartoni animati, il lungometraggio del 2014 “Doraemon-il film” è tratto da due storie: “Ciao Doraemon” e “La notte di Nobita prima del matrimonio”.
5 curiosità su Doraemon che (forse) non conosci!
Anche se hai visto l’anime, siamo certi che alcuni aspetti della storia e del personaggio ti saranno sfuggiti. Ecco alcune interessanti curiosità su Doraemon:
1. Perché non ha le orecchie. Nella versione originale del disegno, Doraemon era giallo e con le orecchie, come viene raccontato nel film “2112: La nascita di Doraemon”. Alcuni topi, però, mangiarono le orecchie del robot, lasciandogli la paura dei roditori. Inoltre, dopo essere stato colpito da un fulmine aveva sviluppato anche malfunzionamenti.
2. Blu per una delusione d’amore. Nella versione originale ha una fidanzata di nome Noramyako, ma i due si sono lasciati quando i topi gli hanno rosicchiato le orecchie. Triste per l’accaduto, Doraemon ha pianto fino a diventare e restare blu.
3. Messaggi educativi. Il manga e l’anime affrontano temi importanti per i giovani come il bullismo, la fiducia in se stessi, il valore della famiglia, l’importanza dello studio. Doraemon è anche impegnato nella difesa dell’ambiente e si schiera contro il disboscamento, l'inquinamento e il surriscaldamento globale.
4. Ruolo Istituzionale. Doraemon in Giappone è un simbolo di unità nazionale, al punto tale che nel 2008 ha ricevuto dal Ministro degli Esteri il titolo di Ambasciatore degli anime nel mondo, per diffondere anche all’estero la cultura dei manga giapponesi.
5. Il finale. Per non deludere i fan dopo la morte dell’autore, la casa editrice ha studiato un epilogo finale felice: Doraemon nell’ultimo episodio assiste al matrimonio di Nobita e Shizuka, portando a termine la sua missione.
Come vedere gli episodi di Doraemon?
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