Stan Lee: chi era il papà dei supereroi
Possiamo definirlo una delle personalità più influenti del nostro secolo, un uomo che come pochi è riuscito a plasmare l'immaginario collettivo grazie al suo fantastico mondo fatto di supereroi e personaggi. Stan Lee, ex editore della Marvel, fumettista, produttore cinematografico e tanto altro, si è spento lo scorso novembre all'età di 95 anni dopo aver rivoluzionato il settore dei fumetti e aver dato vita a personaggi come Spiderman, Hulk, i Fantastici Quattro, X Men e molti altri ancora.
Il segreto del successo di Stan Lee nella Marvel
Lee è stato sempre un uomo dotato di un grande senso dell'umorismo, non a caso fu soprannominato “Il sorridente”. Gli appassionati di fumetti lo conoscono per il suo lavoro, ma al grande pubblico è noto per i suoi famosi cameo nei film della Marvel.
Stan Lee è stato definito il più importante autore dell'universo di cultura popolare in cui viviamo. È riuscito a rivoluzionare il mondo dei fumetti creando personaggi dal lato umano, che non sono solo supereroi, ma anche individui costretti a confrontarsi con incertezze e nevrosi, ben consapevoli dei problemi che affliggono la nostra società e che vediamo spesso alle prese con incombenze quotidiane. I lettori riescono quindi ad immedesimarsi in molte delle sue storie, che sono belle, avvincenti e sempre provviste di quella sottile vena di ironia che rende tutto più leggero.
Alcune curiosità sul lavoro e la vita di Stan Lee
Stan Lee è stato un uomo sopra le righe, carismatico e vivace. Ecco alcune curiosità su di lui che non tutti conoscono:
1. Il suo vero nome era Stanley Martin Lieber, grazie ad uno zio iniziò a lavorare presso la Timely Comics nel 1939 facendo il tuttofare, a partire dai caffè. Due anni dopo ebbe la sua occasione quando gli venne chiesto di scrivere in “Captain America n.3” i testi di “Capitan America sventa la vendetta del traditore”. Fu quella la prima volta che usò lo pseudonimo Stan Lee. Da quel momento iniziò la sua grande ascesa in quella che nel 1961 divenne la Marvel Comics e di cui fu redattore, editore e infine presidente.
2. Hulk in origine era grigio, ma dal secondo numero Lee decise di farlo diventare verde per problemi di stampa, così senza alcuna spiegazione, gli donò una delle sue caratteristiche più note.
3. Ha creato Iron Man per sfida. Voleva proporre ai lettori dei fumetti Marvel un personaggio antipatico in cui non potessero identificarsi e vedere se promuovendolo bene sarebbe infine stato gradito. La risposta la conosciamo bene.
4. Ha partecipato a centinaia di film, serie, programmi tv e cartoni animati facendo dei piccoli cameo. Questo perché ha deciso di apparire ogni volta che veniva usato uno dei suoi personaggi. In X Men ha fatto il venditore di hot dog, in The Amazing Spiderman è il bibliotecario che ascolta musica e non si accorge del duello alle sue spalle. In alcuni fumetti interpreta se stesso: come nei “i Fantastici Quattro n.10” del 1963 o dei “Nuovi Avengers n.1” del 2006 in cui si è disegnato come il sacerdote che ha celebrato il matrimonio di Jessica Jones e Luke Cage.
5. Ha doppiato il suo alter ego ne I Simpson, ha anche preso parte a serie di successo come The Bing Bang Theory e Heroes, ha interpretato Kevin Smith in Generazione X.
6. Quando gli è stata rivolta la domanda: “quale super potere vorresti?” Stan Lee non ha avuto dubbi: “la fortuna”. Da questa battuta è nata la serie tv di successo “Stan Lee's Lucky Man” prodotta dalla società POW! di cui era cofondatore.
7. La sua vita e il suo lavoro sono raccontati in un'autobiografia a colori pubblicata nel 2015: “Amazing Fantastic Incredible: A Marvellous Memoir”.
8. È l'unico fumettista che ha ricevuto l'American National Medal of the Arts, prestigioso riconoscimento assegnatogli nel 2008 dall'allora Presidente George W.Bush.