Cosa sappiamo sul folle Joker e qual è il significato psicologico del personaggio
Siamo pronti a scommettere che l’hai amato anche tu! Con il suo inconfondibile ghigno e la sua folle risata isterica, da decenni riesce a inquietare milioni di lettori o di spettatori. Joker è il villain per antonomasia: colui che incarna il lato più oscuro dell’animo umano, mostrandolo attraverso un totale disinteresse per le regole e il rifiuto delle norme sociali.
Questo almeno è ciò che traspare, ma cosa nasconde davvero Joker? Qual è il significato psicologico di questo personaggio?
Il nemico di Batman è molto di più di un semplice antagonista dei fumetti e del grande schermo, è un personaggio unico, carismatico ed estremamente complesso ma dalla indole sadica e violenta. Potrebbe essere affetto da una patologia psichiatrica come la schizofrenia, potrebbe aver subito traumi o abusi che ne hanno scatenato la pazzia.
Proviamo a scoprire chi è davvero Joker e qual è il significato psicologico di questo singolare personaggio.
L’analisi del personaggio, dalle origini alla sua follia
La prima apparizione del Joker coincide con il primo numero di Batman, nel lontano 1940, ma la storia dietro la sua genesi non viene narrata sino al 1951 e resa più dettagliata, tragica e affascinante nell’88 da uno dei maestri dei fumetti, Alan Moore, sul novel The Killing Joke. Il futuro Joker è un cabarettista fallito e al verde, con un’amata e con un pargolo in arrivo di cui prendersi cura, e per disperazione si aggrega a una banda di rapinatori. Poco prima del colpo, però, sua moglie e il bimbo che portava in grembo muoiono tragicamente. Non potendosi sottrarre, partecipa comunque alla rapina e, andata male, si ritrova braccato da Batman. Cade in delle acque di scarico inquinate da rifiuti chimici che reagiscono con la sua pelle, che diventa pallida, con le sue labbra, rendendole rosso fuoco e con i suoi capelli, donandogli il classico colore verde. Questo e la prematura perdita della famiglia gli causano un crollo mentale che lo porta ad essere il pazzo criminale che tutti conoscono.
O almeno, questo è quello che ci viene fatto credere all’inizio: Joker stesso, nel corso del comic, ammette di non essere sicuro di come siano andate effettivamente le cose, ponendo più di un dubbio sulla sua lucidità mentale sin dall’inizio della storia.
Un po’ come fa anche il Joker del rimpianto Heat Ledger, nel film Il cavaliere oscuro di Nolan, in cui egli stesso racconta ben tre storie diverse sull’origine della cicatrice che interessa la sua bocca.
Tante altre origini sono state raccontate, dal mafioso di Nicholson nel film di Burton all’assassino professionista nel fumetto Amanti e Pazzi, ma alla base di tutto c’è sempre un trauma che lo porta alla completa perdita della regione. Joker è quindi l’esempio estremo e disfunzionale di come un uomo possa rispondere alle difficoltà, abusando delle tragedie vissute per giustificare atti di violenza.
Nessuno sa mai cosa pensa o cosa farà e questo alimenta il suo alone di mistero.
Dai comics al grande schermo: il successo di Joker in attesa del suo sequel
In molte occasioni autori o registi hanno provato a descrivere questo folle personaggio, e uno dei progetti che meglio è riuscito a mettere in luce Joker e il suo significato psicologico è stato probabilmente il film “Joker” del 2019, in cui un bravissimo Joaquin Phoenix ha prestato il volto al protagonista Arthur Fleck.
Le vicende si svolgono in una tetra Gotham City, un’ambientazione che riflette la progressiva decadenza di Fleck, un aspirante comico frustrato che ride spesso in modo inappropriato per una patologia mentale non specificata causata da un trauma infantile.
Vengono affrontate tematiche come l’emarginazione sociale, l’alienazione, la violenza, i disturbi mentali che portano il protagonista a scontrarsi con una società incapace di supportarlo. È stata una delle prime volte in cui i disturbi mentali sono stati portati al cinema, nonostante non venga fornita una vera diagnosi della malattia di Joker.
Tutti questi temi saranno riproposti nel sequel Joker: Folie à Deux, atteso nelle sale italiane per ottobre 2024, in cui però sarà Lady Gaga, nei panni di Harlye Quinn, a raccontare la sua storia, quella di Joker e del loro amore tossico.
Come approfondire la storia di Joker e il significato psicologico del personaggio?
Se vuoi preparati alla prossima uscita del sequel di Joker, puoi ripercorrere la storia del personaggio leggendo gli albi più belli e significativi di cui è protagonista come Batman: Tre Joker, o Le grandi storie di Joker.
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